che dipende dal tipo di perdita (distribuita o concentrata) e v è la velocità del flusso. Quando si cominciano a considerare portate via via crescenti e il che vuol dire in realtà velocità del flusso via via crescenti, la curva si impenna secondo un andamento parabolico tipo quello che si riscontra in figura 4; in altre parole, se consideriamo una situazione di funzionamento a regime, la tubazione rappresenterà per la pompa un carico, definibile evidentemente a seconda della portata , costituito dalla somma dell’altezza geodetica più le quote relative alle perdite di carico:Hs+ Σ hw (1)
Più il flusso sarà veloce nell’impianto, più le perdite di carico saranno grandi e quindi tanto più l’impianto rappresenterà un grande carico per la pompa.
Dalla figura 4 si nota inoltre che le due caratteristiche si intersecano in un punto del piano H-Q indicato con la lettera M; tale punto viene detto punto di funzionamento dell’impianto ed è interpretabile come segue:
· la sua ascissa rappresenta la portata di fluido Q che circola nell’impianto;
· la sua ordinata rappresenterà la prevalenza Hm elaborata dalla pompa alla portata pari a quella dell’ascissa ora definita, e capace dunque di sostenere il carico comportato dall’impianto in termini di somma di quota geodetica e di perdite di carico (si veda la (1)). In formule, vale l’equazione di intersezione delle due curve:
Hm=Hs+Σ hw = (z2-z1)+ Σ hw (2)
Facciamo chiarezza con il seguente semplice esempio:
es.: un impianto deve sollevare acqua da una quota z1=0 m ad una z2=6m; sapendo che il flusso d’acqua ha una velocità di 19,3m/sec, che il diametro dei condotti è D=120mm e che l’impianto comporta una perdita complessiva Σ hw = 1,87m, calcolare l’ascissa e l’ordinata del punto di funzionamento
L’esercizio è fondamentalmente semplice: sarà sufficiente ricordare la definizione delle due coordinate del punto di funzionamento. L’ascissa è la portata smaltita nell’impianto, facilmente calcolabile in quanto è nota sia la velocità del flusso che il diametro della sezione della tubazione; ciò ci consente di calcolare la superficie della sezione A= πD^2/4=0,0113m^2 e di conseguenza la portata volumica:
Q=A•v=0,00113m^2•(19,3m/sec)= 0,021m^3/sec
l’ordinata è invece pari alla prevalenza che spetta alla pompa sviluppare e, come dalla definizione e come riportatati nell’equazione (2), è pari alla somma della quota geodetica con le perdite di carico:
in definitiva il punto di funzionamento sarà così definito:
M = (Q,Hm )=(0,021m3/sec, 7,87m)

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